Disturbi

I disturbi mentali: sindromi e sintomi

 
I disturbi mentali hanno un’incidenza sempre maggiore nella società moderna e rappresentano una sfida sempre più grande che il sistema nazionale di sanità pubblica è chiamato ad affrontare. Nonostante questo, oggi ancora non ricevono l’attenzione che meritano nell’opinione pubblica, nel mondo del lavoro e all’interno della famiglia. 

Non è raro che il malato venga accusato per il proprio disturbo o persino considerato pigro o irresponsabile. Ciò accade perché la malattia mentale viene spesso percepita come meno reale ed è, nella maggior parte dei casi, molto meno riconosciuta rispetto a una malattia fisica.
Presso lo studio della dottoressa vengono presi in carico e trattati i disturbi qui elencati, che è bene riconoscere in tempo, per affidarsi alle cura di uno specialista esperto.

Disturbo d’ansia: pur essendo l’ansia un fenomeno anche normale, che può accompagnare situazioni di tensione transitorie, si parla di disturbo d’ansia nei casi in cui si arrivano a percepire degli stati di angoscia con significative componenti somatiche (facile affaticabilità, irritabilità, difficoltà di concentrazione e vuoti di memoria, tensione muscolare, insonnia e altro), il che significa che l’ansia è diventata incontrollabile. Il disturbo d’ansia generalizzato (DAG) è uno stato continuo e persistente di preoccupazione per diversi eventi, che risulta eccessivo in intensità, durata o frequenza rispetto alle reali circostanze. L’ansia viene definita “generalizzata” poiché non è circoscritta a determinate situazioni, ma, al contrario, riguarda numerosi eventi e situazioni. 

Disturbo ossessivo compulsivo (DOC): le ossessioni sono pensieri coercitivi che disturbano la mente e costituiscono una continua interferenza. Nel disturbo ossessivo compulsivo, la persona si sente costretta a fare azioni o a seguire pensieri, apparentemente privi di senso e a ripetere di frequente questi comportamenti, limitando così in modo significativo la sua partecipazione alla vita quotidiana.

Disturbo di attacco di panico (DAP) e agorafobia/claustrofobia: il primo consiste in uno stato di intensa paura che raggiunge il suo picco nel giro di dieci minuti, caratterizzato dalla comparsa, spesso inaspettata, di sintomi fisici molto spiacevoli dovuti all’attivazione del sistema simpatico e pensieri catastrofici (paura di morire, di impazzire, svenire). Una intensa e paralizzante paura si avverte anche nell’agorafobia/claustrofobia, ma è prevalente quando ci si trova negli spazi aperti o chiusi. 
Disturbi dell’alimentazione: sono caratterizzati da atteggiamenti alimentari sbagliati e lontani dai bisogni di nutrizione reali. Possono essere comuni tra le donne come tra gli uomini. Tra questi disturbi si annoverano: anoressia e bulimia, ma anche l’alimentazione incontrollata (Binge eating).

Depressione (disturbo depressivo maggiore): ne soffrono circa 15 persone su 100, senza distinzioni di età o sesso. I sintomi devono essere analizzati con estrema attenzione e variano dall’abulia all’apatia, alla mancanza di energie e di voglia di vivere, all’orientamento pessimistico dei pensieri, insonnia, inappetenza e molto altro.

Distimia o disturbo distimico: è un disturbo dell’umore. Possiamo definire la distimia una depressione cronica più lieve nei sintomi rispetto alla depressione maggiore ma prolungata nel tempo.

Disturbo bipolare: caratterizzato da oscillazioni e alternanze incoerenti fra stati depressivi e stati euforico-maniacali, con relativa perdita del controllo emozionale e comportamentale; generalmente il soggetto che ne è affetto non riconosce questo disturbo, ritenendo normali le sue intense oscillazioni dell'umore, ma più spesso questa altalena provoca rottura di relazioni affettive, scarso rendimento nel lavoro, spese eccessive e immotivate, litigiosità e nervosismo, oltre a una significativa sofferenza personale.

Disturbi di personalità (borderline, narcisistico, antisociale e altro): costituiscono delle modalità disturbate di percepire, reagire e relazionarsi alle altre persone e agli eventi, con notevoli sbalzi di umore e comportamenti disfunzionali; tali modalità riducono pesantemente le possibilità del soggetto di avere rapporti sociali efficaci e soddisfacenti per sé e per gli altri.

Dipendenze patologiche: nella società contemporanea sono molte le possibilità di sviluppare dipendenze da alcol, sostanze stupefacenti o tabacco – che rappresentato alcuni tra i disturbi psicologici più diffusi. Spesso le compulsioni alla dipendenza si manifestano in campo affettivo, sessuale, o come dipendenze da gioco,  social network e smartphone. Queste dipendenze nascondono problematiche emotive e affettive, che vanno adeguatamente esplorate.

Altri interessanti articoli di approfondimento si possono reperire sulla pagina professionale Facebook della dottoressa Boccuni, al seguente indirizzo: www.facebook.com/drgiusiboccuni.psy.
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